domenica 17 luglio 2016

A cosa serve il CeSAP

La missione fondativa del CeSAP, dichiarata persino nel nome "Centro Studi", dovrebbe essere "lo studio e la divulgazione di studi" sugli abusi delle sette. Studi che sarebbero da realizzare per:
offrire informazioni continuamente aggiornate a psicologi, sociologi, assistenti sociali, forze dell'ordine, educatori, insegnanti, avvocati, magistrati, medici, pedagogisti, operatori psicosociali, ecc
Dopo oltre 16 anni di "attività", questi studi li si sta ancora aspettando: di documenti frutto della "attività di ricerca e di studio" del CeSAP, non è stato pubblicato mai niente.

Non è però che il CeSAP sia stato con le mani in mano. Nei primi anni del 2000 la sua "attività" è consistita nel rimpinzare la sezione "Documenti e studi" con del materiale raccogliticcio, prelevato da altri siti (qui un'impietosa analisi dei documenti pubblicati). Successivamente, l'attività di "ricerca e studio" si è caratterizzata per la pubblicazione direttamente sulla home page di articoli di cronaca nera. Una raccolta idonea a un settimanale di gossip, ma squalificante per un "centro studi" (rispettabile).

L'unica attività conosciuta di "ricerca e studio" svolta dalla Tinelli, ha riguardato il gruppo Arkeon, che per oltre un decennio ha occupato - sostiene - la "esperta a livello nazionale di fenomeni settari". Anche quest'unica attività però, presenta un problema: è oggettivamente un demerito. L'ultradecennale ricerca non ha prodotto nemmeno uno "studio" pubblicato (neppure sul sito), ed è consistita esclusivamente in una indecorosa raccolta di alcune maldicenze ascrivibili alla voce vaneggiamenti, rilasciate da qualche persona "non sempre in grande equilibrio" (© Lorita Tinelli), il cui unico risultato è stato mandare a processo per gravi reati persone palesemente innocenti.

Il processo al gruppo Arkeon ha certificato la non attendibilità della Tinelli: dopo che per anni la sedicente esperta ha ripetuto che Arkeon era "un caso esemplare di psicosetta" e il suo fondatore un guru plagiatore, al termine del dibattimento i giudici hanno potuto "rilevare la palese insussistenza della manipolazione mentale e della visione della psicosetta"(1). Dopo una tale cantonata, qualsiasi persona con un po' di buon senso sparirebbe dalla scena pubblica per la vergogna. È per questi risultati che il grado - e il tipo - di utilità del CeSAP è stato affrontato svariate volte su questo blog. Se ora lo riprendo, non è per accanimento, ma è dovuto alla scoperta di un aneddoto emblematico oltre che particolarmente buffo. Con la meschinità che mi è propria, mi accingo quindi a esporlo.

Nell'articolo "Dentro i Narconon italiani, i rehab per la tossicodipendenza ispirati a Scientology"(2), tra i vari esperti che pontificano c'è Olimpia Quattromini, collega della Tinelli in quanto psicologa e in quanto "segretaria/tesoriere" del "centro studi" della Tinelli. Nell'intervista la dr.ssa Quattromini racconta che dopo aver conseguito la laurea, in cerca di un primo impiego nel 2010 fece domanda di assunzione presso la struttura di recupero per tossicodipendenti "Narconon", ma dopo il colloquio fece una ricerca in Internet e:
È lì che ho scoperto cosa davvero fosse Narconon. Non sapevo fosse uno dei templi di Scientology.
Va bene, definire i Narconon dei "templi" è fuori luogo (anche in senso figurato di sede principale di un'attività), e diventa una stupidaggine se questo termine viene usato da un'esponente di un centro che sostiene di "offrire informazione" sui fenomeni settari ("a psicologi, sociologi, assistenti sociali, ecc."), ma stiamo parlando del CeSAP, e già sappiamo quale autorevolezza dobbiamo aspettarci. Per cui soprassediamo e focalizziamoci sulla sorpresa della candida Olimpia quando scopre che Narconon e Scientology sono la stessa cosa.

Per una neolaureata, che non può sapere tutto, si tratta di una sorpresa giustificata. Ma a volte la smania di protagonismo può indurre chi è poco accorto a parlano troppo, finendo per mostrare un aspetto di sé che sarebbe meglio non esibire. Prima di rilasciare l'intervista nel 2015, già nel 2014 sul forum del CeSAP la dr.ssa Quattromini aveva raccontato la sua disavventura con quella che lei definisce la "TRUFFA DI SCIENTOLOGY".

Nell'esposizione del 2014 i toni usati sono piuttosto drammatici: "caduta nella trappola di Scientology", "mettere in guardia", "cadere nel tranello", "Fortuna che io mi sono fermata in tempo", "se non mi fossi documentata come ne sarei uscita?!"

Un primo aspetto da rilevare è che il racconto postato sul forum evidenzia come la "segretaria/tesoriere" del CeSAP abbia imparato a memoria i quattro cliché mentali dell'antisettarismo radicale, senza però averli compresi. Alla fine del racconto ne riporta infatti uno a sproposito: riguarda la fissazione con cui gli anti-sette vedono ovunque la volontà di separare l'adepto dalla famiglia. La Quattromini ci spiega infatti di aver appreso (da imprecisati "altri “testimoni”") che il lavoro offerto da Scientology "consisteva nello studio dei testi di R. Hubbard per 4 ore", che "le restanti 4 ore lavorative bisognava spedire i libri di Scientology" (3), e conclude con un insensato "Il tutto allo scopo di allontanare quanto più possibile il soggetto dalla sua famiglia d’origine." (4)

Sembra di ascoltare Gabriella Monaco che ripete a una commissione del Senato la solita filastrocca degli antisette radicali (con la differenza che la Monaco per lo meno l'aveva capita). Non si comprende infatti per quale motivo lo studio di manuali (attività che la segretaria/tesoriere ha praticato per anni), alternato alla spedizione di libri, possa avere come conseguenza il distacco dalla famiglia. Comunque la psicologa "dell’infanzia, dell'adolescenza, dell'adulto e dell'anziano" (oltre che "della coppia, della famiglia e di gruppo") si premura di rassicurarci precisando che "Io, per fortuna, sono ancora con la mia". Una precisazione utile, altrimenti stavamo in pensiero.

Ma veniamo all'argomento di questo post. Se pensate che, dopo esseri imbattuta nel tempio di Scientology, la brava Olimpia abbia:
  1. fatto ricerche in Internet; 
  2. scoperto che stava per cadere "nella trappola di Scientology"; 
  3. preso coscienza del "pericolo sette" e sentendo il dovere di "fare tanta informazione" abbia aderito al CeSAP;
allora sappiate che vi sbagliate, perché i fatti si sono svolti esattamente all'incontrario:
  1. terminata l'università, nel 2009 fa il suo "tirocinio post laurea al Cesap", dove ha "studiato le realtà settarie!" (con il punto esclamativo);
  2. sempre dal 2009 è anche "membro attivo" del CeSAP;
  3. dopo aver concluso il tirocinio, e quando già da due anni è "membro attivo" del CeSAP, il 21 dicembre 2010 l'esperta di "sette" si presenta al Narconon sperando nell'assunzione, perché quando ha visto l'annuncio di lavoro "non ci ho pensato due volte ad inviare il mio cv").
Il resto della storia è scontato: le fissano un appuntamento, innocente come Cappuccetto Rosso parte "alla volta della comunità Narconon", e quando rientra "a casa ci volli vedere chiaro: mi collegai ad Internet" ecc.

Dato che insieme ai Testimoni di Geova Scientology è in testa alla classifica di pericolosità stilata dagli antisette, e dato che Scientology è un gruppo conosciuto perfino da chi non sa niente di sette e il Narconon è il suo principale gruppo di facciata, la domanda è: che cavolo ha studiato durante il tirocinio al CeSAP dove avrebbe "studiato le realtà settarie!"? E quali competenze ha acquisito sul settarismo partecipando per due anni all'attività del "centro studi" in qualità di "membro attivo"?

Che sia stata indottrinata alla tetra ideologia antisette è assodato, oltre all'immancabile distacco dalla famiglia, ci infila anche la difficoltà a distaccarsi da una setta: "se non mi fossi documentata come ne sarei uscita?!" [5]. Ma a parte i quattro slogan degli antisette radicali, cosa ha studiato delle "realtà settarie!" se non conosce neppure l'abc della "setta" per antonomasia?

Ci si aspetta che chi da anni è "membro attivo" di un'associazione aderente al "Forum delle Associazioni Italiane di Ricerca Informazione e Contrasto dei Movimenti Settari e Culti Abusanti", sia un esperto di "movimenti settari", ma il non sapere cos'è il Narconon, è come per uno storico del risorgimento non sapere chi è Gerolamo Bixio detto Nino. Nemmeno in una barzelletta. Si consideri che Scientology era il movimento più trattato persino nel sito (ora chiuso) dell'ARIS, un'associazione gestita da un vigile urbano e da una casalinga.

Spinta dalla smania di protagonismo, l'esperta incompetente di movimenti settari si offre volontaria per coprirsi di ridicolo, e si mette a "scrivere nero su bianco" una memoria che la mette alla berlina. E come cortesia della casa aggiunge "vorrei che lo scritto possa circolare in Internet e non solo". Contenta lei, contenti tutti; io do il mio piccolo contributo.

Resta da annotare che in questa sfortunata iniziativa l'olimpica Quattromini non è sola. Con indiscutibile talento interviene anche Lorita Tinelli, la presidente "Nazionale" di una minuscola associazione, che nella stessa intervista rende grottesca la topica dell'inesperta di fenomeni settari: "Da noi passa molta gente che ha fatto il percorso del Narconon".

Il contributo della Tinelli è interessante perché conferma un aspetto delle sue dichiarazioni che è già stato evidenziato molte volte: descrivono un'associazione a cui si rivolgerebbe una quantità di utenti da fare invidia a una tabaccheria, ma al contempo indicano che nella realtà il CeSAP è una scatola vuota (al pari degli altri gruppi antisette, vedi p.es. qui, qui, ecc.). Se la Tinelli dicesse il vero, ne deriverebbe che la studiosa di "realtà settarie!" Quattromini non aveva mai sentito nominare il Narconon nonostante che per due anni abbia visto passare per il CeSAP una folla dolente che si lamentava proprio del Narconon. Se questa "molta gente" esistesse davvero, dopo due anni anche un ritardato mentale farebbe l'associazione Narconon=Scientology. Come è possibile che la Quattromini non abbia neppure orecchiato qualche chiacchiera da sala d'attesa?

Dato che le roboanti affermazioni della Tinelli hanno la credibilità che abbiamo visto in questo e in altri blog, c'è un solo scenario ipotizzabile: non è la "segretaria/tesoriere" ad essere una svampita che non percepisce cosa le accade intorno, ma è la Tinelli che rilascia dichiarazioni tanto trionfalistiche quanto fasulle, mentre nella realtà il CeSAP non è che una targa affissa ad un portone dove entra pochissima gente (o più probabilmente nessuno).


Una conclusione che non è certo una sorpresa. Apparendo come la frottola di una personalità narcisista, la grandeur ostentata dalla Tinelli non si fa scrupolo di sconfinare nel ridicolo. Vediamo qualche esempio.

A pochi mesi dalla nascita dell'associazione la Tinelli sosteneva che "Il collegamento con i Paesi Comunitari ed Extracomunitari è assicurato dalla presenza all'interno del CeSAP di alcuni soci corrispondenti con l'estero nelle varie lingue", come se il CESAP venisse chiamato a intervenire nelle aree di crisi del pianeta. Impossibile non pensare a Tartarin di Tarascona.

Benché in pratica fosse costituito da una sola persona, già alla sua fondazione il CeSAP vantava una pletora sterminata di organismi (6). Tanto per citare un esempio, tra questi figurava un "Responsabile area qualità", che sarebbe una ridicola smargiassata anche in un'attività imprenditoriale che non sia di grosse dimensioni. A capo di questo improbabile dipartimento, figurava incaricato il "dr. Sergio Labini" che a Google è completamente sconosciuto, e nell'unica occasione in cui si manifesta riesce a infilare due errori già nelle prime quattro parole che scrive: "Tieni dìocchio i downloads".

Nel 2002 una "Presidente Nazionale" (di un'associazione composta solo da lei) straripante di creatività pubblica la pirotecnica statistica secondo cui in un solo anno sarebbero state "seguite 238 tesi di laurea". E poiché alla Tinelli sembrava ancora poco, per lo stesso anno aggiunge di aver "archiviato 247 dossier su gruppi specifici".

In data 1 febbraio 2006 pubblica sul sito l'avviso per la convocazione "DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI" per il 25 febbraio. L'aver messo l'annuncio sulla home page del sito, lascia intendere che i soci sarebbero così numerosi da non rendere possibile il contattarli direttamente per telefono o via email (nella realtà erano: suo marito, suo suocero, suo cognato e un amico). La Tinelli deve aver pensato che quell'avviso pubblico faceva proprio un bell'effetto perché due mesi dopo, il 15 aprile, lo pubblica di nuovo riconvocando l'assemblea - sempre ordinaria - per il 30 aprile.

Nel 2007 annuncia che: "il CeSAP parteciperà al Meeting del Volontariato che si terrà presso la Fiera del Levante di Bari. [...] A breve pubblicheremo il programma dettagliato delle due giornate." Ovviamente il "programma dettagliato" non apparirà mai.

Sempre nel 2007, sul sito del CeSAP compare questo proclama: "Di seguito evidenzieremo in ordine di progettazione, tutte le attività della sede nazionale e delle sedi locali." La particolarità di questo editto è che non vi ha fatto seguito nessuna attività. Aprendo la pagina "Agenda" si trova che le "attività" sono solo due, e che non sono neppure delle attività: si tratta degli avvisi relativi l'apertura di un "Nuovo Forum", e che è disponibile una raccolta di articoli relativi al "Caso Fontani". Ma sono avvisi vecchi di due anni: del 2005.


Sempre in merito alla frase "Di seguito evidenzieremo in ordine di progettazione, tutte le attività della sede nazionale e delle sedi locali.", va rilevato che contiene un'altra delle millanterie che la Tinelli ripete ossessivamente, e che dimostra la sua smania di far apparire il CeSAP una organizzazione maggiore di quello che è, ricorrendo a una patetica vanteria: l'ostentare una "sede nazionale" dotata di "sedi locali". Le "sedi locali" non esistono. Non ci sono ora e non esistevano nel 2007, data di pubblicazione dell'annuncio, come si premura di precisare - anzi di urlare - la stessa "Presidente Nazionale":
Quindi NESSUNA SEDE REGIONALE ESISTE COME FRANGIA DI QUELLA NAZIONALE. (qui)
Se non esiste nessuna sede regionale, è ridicolo e insensato definire "nazionale" l'unica (e microscopica) sede, ma anche così la Tartarina di Tarascona pugliese non vuole proprio rinunciarci:
Si è tenuto nei giorni 20, 21, 22 e 23 Novembre 2006, presso i locali dela (sic) sede nazionale del CeSAP ... (qui)

Nell'Ottobre 2005 il CeSAP Nazionale è divenuto ... (qui)

Il CeSAP nazionale , come ben sapete, continua ogni giorno ad assistere (qui)

... per le vittime di Mobbing, presso i locali della sede nazionale. (qui)

... è possibile devolvere direttamente al CeSAP Nazionale il 5 per mille (qui)
Ma torniamo alla nostra segretaria/tesoriere "membro attivo" del CeSAP. Se grazie alla "Presidente Nazionale" la dr.ssa Olimpia Quattromini riesce ad apparire tanto sprovveduta, l'unica spiegazione è che in realtà al CeSAP la Quattromini non ha mai fatto niente: durante il "tirocinio post laurea" non ha "studiato" niente; al massimo avrà ascoltato le quattro dicerie degli antisette radicali. Quanto all'attività svolta in qualità di "membro attivo", l'unica spiegazione plausibile è che stare al CeSAP ad aspettare la famosa "media di un centinaio di richieste di aiuto al giorno", sia come stare ad aspettare Godot.

Comune, per la cantonata presa dall'esperta di sette che ignora la natura del Narconon, la dr.ssa Quattromini non si rammarichi troppo: la sua mentore ne ha combinate di peggio (vedi qui o qui), e al fine di evitarle ulteriori figuracce, come atto di cortesia concludo avvisandola che il Narconon non è l'unico gruppo di facciata di cui si è dotata Scientology. Se la "segretaria/tesoriere" avrà l'accortezza di informarsi in merito, nelle prossime interviste eviterà ulteriori spropositi.


Note:
  1. Vedi "Gabriella Monaco e la psicosetta", "Il Processo Arkeon", "Il teorema Tinelli". 

  2. Trattandosi di un articolo giornalistico (e non di uno studio), e poiché vi viene intervistata la "Presidente Nazionale" Lorita Tinelli, l'articolo è stato prontamente inserito sul sito del CeSAP. 

  3. È evidente che anche questa è una stupidaggine, non essendo possibile che all'interno di Scientology tutto il personale sia impegnato a "spedire i libri di Scientology". Il problema reale purtroppo è che gli staff sono affaccendati in ben altre mansioni

  4. "Ho scoperto sempre parlando con altri “testimoni” che già dagli anni ‘80 Scientology reclutava adepti tra i neo diplomati , offrendo un posto di lavoro. ll lavoro consisteva nello studio dei testi di R. Hubbard per 4 ore senza alzare la testa dal libro, controllati a vista. Per le restanti 4 ore lavorative bisognava spedire i libri di Scientology che venivano ordinati alla New Era (la loro casa editrice) oppure fare colloqui per reclutare altri ignari convinti di trovare un posto di lavoro. Il tutto allo scopo di allontanare quanto più possibile il soggetto dalla sua famiglia d’origine. Io, per fortuna, sono ancora con la mia." 

  5. Un'ipotesi potrebbe essere: aprire la porta facendo leva sull'apposita maniglia, per poi allontanarsi camminando.

  6. Presidente, Vicepresidente, Soci, collaboratori, Segretari, Consiglieri, uff. Presidenza, Tesorieri, Assemblea dei Soci, Consigli Direttivi, Scrutatori, Collegi dei Revisori, segretarie, Responsabile Area Qualità, dipartimenti, Comitato di Relé, ecc.